Il ministro degli Esteri Luigi di Maio, si è recato in Ucraina per incontrare il presidente Zelensky, e il ministro Kuleba.
Di Maio, nel corso di un colloquio a Kiev, si è espresso in questi termini, rivolgendosi sia a Zelensky che a Kuleba “l’Italia non abbandonerà il popolo ucraino”.
Di Maio avrebbe inoltre chiarito quanto sia fondamentale riproporre il path diplomatico, al fine di “ritrovare la pace e difendere la democrazia”.
Le parole di Di Maio
“Dobbiamo augurarci che non cambi niente, che si continui a sostenere con tutte le forze possibili questo Paese, perché l’Ucraina è la frontiera dell’Europa, non sta difendendo solo sé stessa”, ha continuato Di Maio a Irpin, rispondendo a chi chiede se con il prossimo governo cambierà l’atteggiamento dell’Italia verso Kiev.
“Qui ad Irpin c’è una città distrutta, rasa al suolo, e in Italia c’è ancora chi nega i fatti che sono avvenuti ad opera delle truppe russe, ad opera di Putin”, dettaglia di Maio.
“Noi non potevamo che aiutare e sostenere questo popolo, che fornirgli tutto l’aiuto possibile per difendersi dall’invasore. Gli ucraini non stanno difendendo solo sé stessi, ma stanno difendendo la liberà di tutta l’Europa e noi dobbiamo scegliere da che parte stare. Come governo italiano, abbiamo scelto di stare dalla parte del popolo ucraino. Nel difendere l’Europa, non possiamo che incoraggiarli a continuare”. “Da parte nostra, continueremo a dare la massima vicinanza al popolo ucraino e al governo ucraino. Lo faremo con le visite, ma lo dobbiamo fare anche con i fatti: siamo stati uno dei Paesi che ha dato più aiuti alla resistenza ucraina, abbiamo dato un aiuto finanziario e umanitario importante e dobbiamo fare ancora di più”.